Quali sono i parametri da tenere sotto controllo per capire se il tuo sito è ben posizionato? Scopri i principali KPI per la SEO.
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La SEO, acronimo che sta per Search Engine Optimization, è una strategia di digital marketing che è praticamente indispensabile per qualunque attività che voglia comparire nel mercato online. Infatti, grazie ad alcune tecniche SEO, è possibile migliorare la visibilità di un sito sui motori di ricerca in modo organico, ovvero senza ricorrere a soluzioni a pagamento.
Ovviamente, in un mondo dove tutti sono presenti sul web, avere visibilità è fondamentale per acquisire e mantenere un vantaggio competitivo. Rispetto agli anni passati, infatti, non basta avere un sito, ma è importante che gli utenti possano accedervi e soprattutto risponda alle loro richieste.
Come tutte le strategie, però, anche il posizionamento sui motori di ricerca richiede una misurazione per valutare le prestazioni e gli obiettivi raggiunti. Ecco perché, anche in ambito SEO, si parla di KPI ovvero i Key Performance Indicator. Tuttavia, anche se definire i KPI e misurarli può essere un compito difficile, soprattutto in ambito SEO, è indispensabile per verificare che si stia procedendo sulla strada giusta.
- Cos'è la SEO, e perché è importante
- Quali sono gli obiettivi della SEO
- Cosa sono i KPI
- Perché è importante avere dei KPI
- Quali sono i KPI più importanti per la SEO
Cos'è la SEO, e perché è importante
Oggi è impensabile non sapere che cos’è la SEO e perché è importante ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Le strategie di Search Engine Optimization prevedono competenze e conoscenze specifiche da parte dei professionisti e non è un’attività che può essere improvvisata o affidata al fai da te.
Infatti, le tecniche SEO vanno ad agire su più elementi di un sito web, dalla sua struttura, che deve essere ottimizzata per essere facilmente accessibile dai motori di ricerca, al codice HTML, fino ad arrivare alla corretta gestione dei contenuti di testo e dei link in entrata e in uscita.
Tutti questi elementi sono importanti, ma in ambito SEO è molto diffusa l’affermazione “Content is the King”. Con questa frase, infatti, si vuole sottolineare come i contenuti di un sito web siano davvero rilevanti e debbano essere ritenuti utili, interessanti e rappresentare un valore per gli utenti. Infatti, i contenuti di un sito web vanno strutturati in base alle keyword, ovvero le parole chiave utilizzate per le query su Google che rappresentano l’espressione del search intent degli utenti.
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Quali sono gli obiettivi della SEO
Come succede anche per altri ambiti, quando si parla di SEO è bene fissare degli obiettivi che siano misurabili e che possano anche essere dimostrati e spiegati ai clienti. Eco perché il binomio KPI e SEO è sempre più stretto e importante. In generale, si può dire che l’obiettivo della SEO è quello di riuscire a raggiungere più utenti potenziali attraverso la ricerca organica e di riuscire a trasformarli in clienti. Questo vuol dire far si che al proprio sito giungano utenti realmente interessati, perché trovano ciò che cercano e che quindi, da lead possano trasformarsi in clienti. Non è corretto, quindi, affermare che l’obiettivo principale della SEO è quello di generare più traffico possibile, ma puntare su utenti potenzialmente rilevanti per il proprio business.
Nell’ambito SEO è utile suddividere gli obiettivi in microcategorie: ad esempio, si può partire da un obiettivo principale, specificando di cosa si tratta e in quanto tempo può essere raggiunto, individuare obiettivi di performance, ovvero piccoli step per arrivare al risultato finale e obiettivi di processo che, invece, sono ancora più dettagliati e riguardano le singole attività. Infatti, gli obiettivi SEO possono essere molto specifici, come aumentare l’engagement del traffico organico del 10% in 8 mesi o raggiungere un certo volume di vendite tramite canali specifici.
Una strategia SEO, quindi, si può articolare in un obiettivo principale che è quello di aumentare la visibilità e il traffico di utenti in linea con il proprio target, di aumentare le vendite o di generare lead, in base anche alle esigenze aziendali, al piano di marketing e al più generale business plan.
In ogni caso, indipendentemente da quali siano gli obiettivi SEO, quello che è fondamentale è riuscire a impostare KPI e metriche che permettano di tenere sotto controllo cosa si sta facendo e di valutare l’efficacia della strategia.
Poiché però esistono diversi KPI, è bene scegliere quelli che sono il linea con le strategie di ottimizzazione sui motori di ricerca e che consentano un monitoraggio efficace al fine anche di attuare eventuali azioni correttive in itinere.
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Cosa sono i KPI
Obiettivi e KPI sono due componenti essenziali di ogni strategia SEO, ma spesso sono anche fattori che vengono trascurati. I KPI, ovvero i Key Performance Indicator, sono delle metriche che consentono di misurare l’andamento della propria strategia e della campagna di digital marketing e che permettono, quindi, di capire se si sta agendo correttamente.
Quando si parla di obiettivi SEO e KPI si possono identificare tre grandi aree:
- Awareness, per indicare l’aumento del grado di conoscenza del brand, prodotto o servizio dal punto di vista degli utenti e del target di riferimento;
- Engagement: per misurare il coinvolgimento della propria audience;
- Conversion: ovvero la capacitò di generare lead, cioè trasformare i contatti in clienti.
Inoltre, alcuni KPI possono essere definiti anche seguendo il modello “VQVC”, acronimo che sta per “Volume, qualità, valore e costo”, quattro metriche importanti nell’ambito SEO che possono essere intese come:
- Volume, ovvero il numero dei visitatori complessivi o le pagine visualizzate;
- Qualità, parametri come la bounce rate o la durata della navigazione sulle singole pagine;
- Valore economico di una visita o della lead conversion
- Costo per generare lead o perfezionare una vendita tramite l’attività SEO.
Ogni realtà, poi, in base alle proprie esigenze e al piano di marketing, andrà a definire KPI specifici, anche se ce ne sono alcuni che sono validi in generale.
Perché è importante avere dei KPI
Individuare i KPI giusti per il proprio business vuol dire avere dei punti di riferimento attraverso i quali monitorare l’andamento della strategia SEO. In questo modo, si possono correggere eventuali attività, apportare modifiche e cambiamenti in itinere. Inoltre I KPI sono indicatori che forniscono dati precisi e misurabili e, quindi, possono essere utilizzati anche per illustrare ai clienti i risultati raggiunti.
In pratica, quando si parla di obiettivi e SEO, i KPI diventano degli strumenti assolutamente necessari, per chi si occupa di marketing, per i propri clienti e anche per eventuali professionisti coinvolti nella campagna di marketing.
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Quali sono i KPI più importanti per la SEO
É bene sapere che i KPI dovrebbero essere specifici per ogni strategia SEO e per ogni marketing plan, ma ci sono dei KPI che sono generalmente validi ed efficaci per valutare l’andamento delle attività di posizionamento. A questi, quindi, si possono abbinare delle metriche costruite ad hoc.
. KPI per misurare il ROI
L’obiettivo finale di una strategia SEO è ottenere un ritorno sull'investimento, in pratica riuscire a guadagnare più soldi di quanto ne siano stati spesi. Ecco perché un KPI da tenere in considerazione è sicuramente quello che traccia il ROI delle attività SEO, ma si tratta di un indicatore che fa riferimento a tempistiche di medio e lungo periodo, dai 6 a 12 mesi o più.
Per calcolare il ROI bisogna analizzare il rapporto tra investimento nella SEO e le entrate generate dal canale.
. KPI per la lead generation
La lead generation, ovvero il processo con cui un utente interessato viene trasformato in cliente, è un processo comune nelle strategie di marketing e in quelle SEO. Tuttavia, per far sì che questa metrica sia valida, è bene riuscire a tracciare i lead qualificati, ovvero quelli con maggior probabilità di trasformarsi in reali acquirenti.
Per calcolare questo KPI bisogna acquisire informazioni dalle SERP di Google, valutare il click-through rate (CTR) dalle SERP e i dati di Google Analytics.
. KPI per la rate conversion
Sfruttando la console e i dati di Google Analytics è possibile calcolare in modo semplice e rapido la rate conversion di una landing page, ovvero un parametro che ne stabilisce immediatamente la sua efficacia. Inoltre, in base a diversi parametri e metriche è possibile creare un report personalizzato.
. KPI per tracciare le parole chiave
Le keyword sono l’elemento chiave di una strategia di posizionamento sui motori di ricerca e per verificare che si è sulla strada giusta è bene valutare e monitorare il posizionamento delle parole chiave scelte nelle SERP.
Se prima bastava tenere d’occhio solo qualche keyword, oggi con la ricerca semantica e i nuovi algoritmi di Google la situazione diventa più complessa. Tuttavia, questo KPI non è da sottovalutare, anche perché permette di fare delle modifiche in itinere alla propria strategia SEO ed è anche facile da interpretare: se le keyword principali aumentano di posizione vuol dire che si è sulla strada giusta.
. KPI per misurare la velocità delle pagine
Oggi il web è dinamico e veloce: se un sito impiega più di 3 secondi nel caricamento probabilmente gli utenti si dirigeranno altrove e Google penalizzerà il sito nel posizionamento. Ecco perché è importante ottimizzare i siti web anche per quanto riguarda il PageSpeed. Tuttavia, poiché le cose possono cambiare nel tempo, è bene tenere sempre sotto controllo quest’aspetto grazie ad appositi plug-in e software appositi.
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Leggi anche:
. SEO: l'importanza delle Keyword
